Appartamento Premier

Visitare Palermo significa immergersi nel cuore più profondo della cultura mediterranea. In questa terra soleggiata, numerose culture si sono susseguite, segnando profondamente la struttura architettonica e monumentale, e soprattutto creando una chimica culturale ricca di suggestioni. A Palermo si possono ammirare molti edifici che ancora oggi mostrano le molteplici influenze a cui la città è stata esposta nei secoli passati.

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Tra i suoi monumenti più significativi Palermo annovera:
- il Teatro Politeama Garibaldi, il primo, cronologicamente, dei grandi teatri sorti nella seconda metà dell'Ottocento. Innovando profondamente la tipologia teatrale e le sue tecniche costruttive, il Politeama fu il risultato di una particolare attenzione verso l'ellenismo e la policromia dell'architettura greca e romana, sondata e studiata prima a Pompei ed Ercolano e poi in Sicilia, a Selinute e Agrigento. Il risultato è un raro esempio del panorama architettonico italiano della seconda metà dell'Ottocento, dove trovano spazio l'avanguardia tecnologica, la complessità e l'eleganza, con le sue strutture in ferro, insieme a un'esperienza artistica derivata dall'interpretazione delle forme greco-sicule, ricondotte a una raffinata policromia.

- il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo aprì le porte al pubblico la sera del 16 maggio 1897. Secondo teatro d'Europa (secondo solo all'Opera di Parigi), è uno dei più grandi al mondo e può contenere fino a 1.300 persone. Un imponente edificio neoclassico introdotto da un frontone triangolare su sei colonne che ricreano il pronao di un tempio. A lato, un'ampia cupola poggiante su un alto tamburo. Iniziato nel 1875 da Giovanni Battista Basile e poi terminato dal figlio Ernesto, che progettò anche i due caratteristici chioschi liberty di fronte al teatro.

- i Quattro Canti. All'incrocio di due delle vie principali di Palermo si trova un ampio tratto, ai quattro angoli del quale si innalzano le facciate convesse dei bei palazzi seicenteschi con la classica divisione dei tre ordini sovrapposti (dorico, ionico e corinzio) con, al centro, fontane sormontate da statue che rappresentano le quattro stagioni. Nel nicchione degli ordini superiori si trovano le statue dei Re spagnoli e, a un livello superiore, quelle delle Sante Patrone di Palermo, le Sante Cristina, Ninfa, Oliva e Agata, poi sostituite da Santa Rosalia. L'incrocio segna anche le quattro zone in cui Palermo era divisa: Palazzo Reale, Mezzomonreale, Castellammare e Oreto, ognuno dei quali è affidato ai Santi Patroni.

- La Chiesa della Magione, costruita nel 1191 per i monaci cistercensi e gravemente danneggiata dai bombardamenti, è stata successivamente restaurata e parzialmente ricostruita. Vi si accede attraverso un portale barocco. L'interno è a navata unica con due navate laterali su colonne di marmo e archi a sesto acuto. Sul pavimento si trovano lapidi di cavalieri teutonici. Tra le opere d'arte presenti al suo interno vi sono: due acquasantiere ai lati dell'ingresso e una Madonna con il Bambino, tutte del XVI secolo. Nell'abside di sinistra si trovano un'edicola del XVI secolo e una Vergine dipinta su tavola, probabilmente del XV secolo.

- il Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, che attualmente ospita la sede della Regione, conserva al suo interno il monumento più significativo dell'arte arabo-normanna, la Cappella Palatina, fatta erigere dal re Ruggero II nel XII secolo e interamente rivestita di scintillanti mosaici e intarsi dorati.

- la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, eretta sulle rovine di un edificio religioso preesistente nel XII secolo, è uno degli esempi più significativi della presenza araba a Palermo, riconoscibile soprattutto nelle cupole rosse e nei numerosi archi ogivali che decorano l'interno della chiesa.

- La Cattedrale è di una magnificenza esaltante, con le sue torri aghiformi, le bifore, gli archi intrecciati e ogivali. Costruita nel 1184, conserva la sua struttura originale, nonostante le modifiche che si sono susseguite nei secoli, la principale delle quali effettuata nel XVIII secolo, con l'aggiunta delle navate laterali e della cupola barocca.

- la Martorana, (S.Maria dell'Ammiraglio). Secondo il viaggiatore arabo Ibn Giubair è "il più bel monumento del mondo". Costruita nel 1143, deve il suo nome al fatto che in epoca aragonese fu affidata al monastero fondato da Eloisa Martorana. Tra i magnifici mosaici dorati che ricoprono interamente le sue pareti, il re Ruggero II, incoronato da Cristo, e Giorgio di Antiochia ai piedi della Vergine. Bellissimo anche il campanile a quattro livelli, decorato con bifore, colonnine e tarsia dorata, legno intarsiato a mosaico. Importante è anche il campanile arabo-normanno.

- Palazzo Abatellis, costruito nel XV secolo, attualmente ospita la Galleria Nazionale di Sicilia, in cui sono conservate opere di grande valore di artisti siciliani, tra cui Antonello da Messina (XV secolo) e Francesco Laurana (XV secolo).

- il Castello della Zisa, del XII secolo, risale al periodo della dominazione normanna in Sicilia. La costruzione iniziò sotto il regno di Guglielmo I e terminò sotto il regno di Guglielmo II. La Zisa era in origine una residenza estiva, costruita nelle vicinanze della città per il relax e il divertimento del re. Il nome Zisa deriva probabilmente dall'arabo al-Ays, che significa nobile, glorioso, magnifico.

- il Parco della Favorita, è uno dei giardini pubblici di Palermo, un tempo campo di tiro del re Ferdinando IV. È arricchito da alcuni edifici in cui si svolgono attività culturali e sociali.